Il Bus della libertà comincia il suo tour da Reggio

Reggio Calabria. Comincia da Reggio Calabria il Tour del Bus della Libertà, il quale s'incamminerà e attraverserà tutta la penisola con il fine di tutelare il diritto di ogni singola famiglia di educare i propri figli nella maniera che ritiene più opportuna.
La battaglia dichiarata è quella contro l'inserimento, come materie scolastiche, di discipline che possano istruire i bambini, fin dalle scuole elementari, sulla teoria Gender. L'obiettivo del bus è quello di difendere, attraverso questa lotta sociale, il diritto di crescita libera dei bambini, in modo che essi possano essere educati liberamente dalle loro famiglie sotto i profili emozionali e sentimentali nel rapportarsi verso l'altro sesso. Si vuole cercare di bloccare l'inserimento, all'interno della scuola, di materie sessuali che possano condizionare la crescita dei piccoli sin dalla loro tenera età.

La teoria Gender affermerebbe che non vi sia nessuna
differenza tra uomini e donne e sosterrebbe la possibilità di cambiare sesso
ogni volta che si vuole liberamente. Ovviamente teorie così forti, indottrinate
a bambini sin da piccoli, rischierebbero di confondere loro le idee e le loro
identità. Per questo motivo, genitori e famiglie sono scesi prontamente in
piazza per protestare contro questa forzatura e per rivendicare il loro diritto
a crescere ed educare i propri figli nelle maniere che ritengono più opportune
Ma come si è arrivati a ciò? Una delle ragioni, almeno secondo noi che umilmente ci approcciamo a questo cambiamento, potrebbe essere la tanto attesa e ottenuta rivoluzione del Diritto di famiglia, avvenuta finalmente, dopo molte lotte sociali e che man mano sta prendendo forma e vita all'interno del nostro Paese.
Il Diritto di Famiglia, caposaldo del nostro ordinamento sin dalla nascita dei codici legislativi, ha avuto finalmente la possibilità di aggiornarsi e adeguarsi al mondo in evoluzione. Sicuramente siamo ancora solamente alle fasi iniziali e ci sono ancora molti diritti non riconosciuti a molte "categorie" di persone, ma l'intento è quello di continuare a lavorare, per arrivare a un pieno riconoscimento di diritti umani e sociali di tutte le persone. Il grande e nobile obiettivo perseguito, al quale si spera possa esserci un seguito legislativo, non deve essere oggetto di "abuso". Ribadendo il concetto che sia giustissimo riconoscere dei diritti umani e sociali fondamentali a tutti i cittadini, non bisogna però andare oltre, perché come si suol dire "Ogni eccesso è difetto".
Bene, anzi benissimo il nobile intento perseguito, un po' meno bene questa nuova introduzione dell'insegnamento della teoria Gender all'interno delle scuole, addirittura a partire dalle scuole elementari, perché il diritto di educare e far crescere i propri figli nel miglior modo possibile è un diritto che spetta solamente ai genitori, prima, e alla famiglia, poi, inteso in senso sempre più ampio. Non troviamo corretto, sempre secondo il nostro modestissimo parere, dover indottrinare un bambino sin dalla sua tenera età a dover condividere cose, che magari la famiglia stessa, nella sua più totale libertà, può decidere di non accettare e non insegnare ai propri figli. Ogni famiglia ha diritto di crescere, svilupparsi e far crescere e sviluppare i propri figli nella maniera più libera e opportuna, l'unico "limite" loro imposto, dovrebbe essere quello del rispetto della legalità.
Questo fondamentalmente, secondo noi, è l'obiettivo perseguito da questa splendida iniziativa del Bus delle Libertà, obiettivo condiviso e sposato da tutti coloro che hanno deciso di scendere in piazza a protestare affinché i loro figli possano crescere in un mondo dove "la loro identità sessuale non possa essere confusa".
RedAttore Solidale